L’operazione di asportazione del tumore al cervello è un intervento chirurgico estremamente delicato, che prevede la rimozione totale (quando possibile) o parziale della massa tumorale. Le tecnologie che il neurochirurgo ha oggi a disposizione giocano un ruolo fondamentale nel miglioramento dei risultati perseguibili: il microscopio operatorio, i sistemi di neuronavigazione, la strumentazione radiologica sempre più all’avanguardia consentono una precisione millimetrica prima sconosciuta. Ma sono l’esperienza e la manualità del chirurgo a fare realmente la differenza.
Operazione tumore al cervello: quando è necessaria? A colloquio con il prof. Antonino Raco, coordinatore dell’équipe di Neurochirurgia 24 a Roma
“I tumori cerebrali non sono tutti uguali. Alcuni devono essere operati altri invece necessitano di percorsi terapeutici più articolati. Il tumore cerebrale va rimosso quando causa al paziente sintomi invalidanti o quando le immagini radiologiche (in genere una risonanza con mezzo di contrasto) dimostrano una potenziale aggressività o malignità del tumore. È chiaro che anche in chirurgia è necessario buon senso: un paziente in età estremamente avanzata con un piccolo tumore benigno dovrà, probabilmente, essere seguito nel corso del tempo piuttosto che sottoposto ad una rimozione chirurgica.
D’altro canto, è anche vero che alcuni tumori cerebrali sorgono in aree eloquenti, manifestando precocemente sintomi, ed altri in aree silenti, dando invece sintomi solo in una fase più tardiva. In tutto ciò il valore della chirurgia rimane importante: la maggior parte dei tumori cerebrali deve, infatti, essere trattata chirurgicamente e molte neoplasie vanno poi affrontate anche con terapie complementari, quali la radioterapia o la chemioterapia“.
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Qual è il valore della chirurgia nel trattamento dei tumori cerebrali?
“Il valore della chirurgia nei tumori cerebrali va sicuramente distinto in base al tipo di tumore, alla sua malignità o aggressività. Il valore della chirurgia per i tumori benigni è un valore assoluto, in quanto non esistono altre modalità di trattamento; sono, quindi, fondamentali l’abilità, l’esperienza e la capacità del neurochirurgo per ottenere un risultato buono, se non soddisfacente. Per quanto riguarda invece i tumori maligni o i tumori cerebrali con metastasi, l’intervento neurochirurgico ha certamente un valore importante che va però associate alle terapie complementari di cui il paziente ha bisogno (chemioterapia e radioterapia)”.
Quanto vale l’esperienza del chirurgo nel trattamento dei tumori cerebrali?
“L’esperienza del neurochirurgo è fondamentale. Una lunga e diversificata esperienza permette il miglioramento dei risultati clinici, sia in termini di risultati oncologici, vale a dire di rimozione del tumore, sia di risultati neurologici e funzionali. Il chirurgo deve anche avere la capacità di sapersi fermare durante l’asportazione di un tumore al cervello; perché a tutti noi medici piacerebbe appurare, durante i controlli post-operatori, che non c’è più alcun residuo tumorale, ma ciò non deve mai essere fatto a scapito della qualità di vita del paziente“.
Quali sono i tumori al cervello oggi più frequenti?
“I tumori cerebrali sono un gruppo estremamente eterogeneo di lesioni: possono, infatti, essere propri dei tessuti cerebrali (gliomi), possono essere d’altro canto primitivi (gliomi o meningiomi), o secondari quindi metastatici. Con l’allungamento della vita media troviamo sempre più frequentemente tumori metastatici cerebrali ed è normale, perché nel corso degli ultimi 20 anni la vita media si è allungata sensibilmente e ha fatto sì che determinate patologie si presentino anche ripetutamente nel nostro cervello”.
Operazione tumore al cervello: quali sono le possibili conseguenze?
“Ovviamente ogni paziente reagisce in modo differente sia all’anestesia che all’intervento stesso. Possiamo dire che, in linea di massima, le circostanze più comuni dopo un intervento chirurgico per tumore al cervello siano:
• occhi gonfi e scuri, quasi violacei, come se fosse presente un ematoma, conseguenza del tutto normale che si risolve in pochi giorni;
• dolore e fastidio nella zona in cui il neurochirurgo è intervenuto, risolvibile con la prescrizione di antidolorifici specifici.
In ogni caso, il neurochirurgo dovrebbe seguire il decorso post-operatorio passo passo, appurando che non si presentino anomalie o intervenendo prontamente quando necessario”.
Quali sono i tempi di recupero dopo un intervento per tumore al cervello?
“Il decorso post-operatorio dipende sia dalla sede della massa tumorale asportata, sia dalla complessità dell’intervento. Possiamo in estrema sintesi dire che:
• con tumore benigno in sede corticale, i tempi di recupero sono in genere rapidi;
• nel caso invece di interventi complessi, per patologie del basicranio o centro enecefaliche, sarà necessario mantenere il paziente in terapia intensiva per 12/48 ore successive la procedura, così da monitorarne gli effetti e le funzioni vitali;
• spesso alla ferita viene associato un drenaggio per 1 o 2 giorni.
Trascorsi 5/6 giorni dall’intervento, giunta la diagnosi istologica sulla natura del tumore, il neurochirurgo può stabilire il percorso terapeutico più adatto per ciascun paziente (controlli periodici con RM in caso di tumore benigno, chemioterapia e/o radioterapia in caso di tumore maligno o metastatico); la ferita chirurgica ha bisogno di circa 35/40 giorni per guarire, ecco perché chemioterapia e radioterapia non vengono mai somministrate prima.
I tempi di recupero dopo un intervento per tumore al cervello sono di circa 1/2 mesi: alcuni pazienti possono essere dimessi e proseguire convalescenza e riabilitazione a casa; altri invece hanno bisogno di trascorrere un periodo presso centri di riabilitazione specializzati per il recupero di eventuali deficit”.
Tumore al cervello: centri di eccellenza in neurochirurgia cranica
L’équipe di Neurochirurgia 24, con sede a Roma presso la clinica Villa Margherita, è coordinato dal prof Antonino Raco – professore ordinario di Neurochirurgia presso l’università La Sapienza, direttore della U.O.C. di neurochirurgia dell’Azienda universitaria ospedaliera Sant’Andrea a Roma, è ampiamente accreditato nel trattamento dei tumori cerebrali.
Per trattare patologie gravi e delicate come i tumori cerebrali, è necessario affidarsi a specialisti in neurochirurgia esperti e competenti. Il team Neurochirurgia 24 è costituito da specialisti affermati nel trattamento di tumori al cervello: il paziente viene seguito e assistito sin dal primo consulto, passando per la diagnosi, il planning preoperatorio multimodale integrato, la strategia chirurgica, i trattamenti integrativi e il post-intervento. La clinica Villa Margherita mette a disposizione dell’équipe strumentazione radiologica altamente tecnologica, sale operatorie all’avanguardia, terapia intensiva polivalente attiva 24 ore su 24.