Le neuropatie periferiche sono disturbi complessi conseguenti a danni o lesioni dei nervi periferici, con cause molteplici e sintomi non sempre facili da individuare. Ne esistono, infatti, oltre 100 tipologie, con manifestazioni differenti a seconda del o dei nervi coinvolti. Una corretta diagnosi diventa quindi fondamentale per stabilire il trattamento terapeutico più efficace. Ne parliamo con il dott. Tommaso Tufo, consulente di neurochirurgia funzionale dell’équipe Neurochirurgia 24, neurochirurghi d’eccellenza a Roma per il trattamento del dolore cronico neuropatico.
Chi cura il dolore neuropatico cronico nella neuropatia periferica e quando è necessario rivolgersi al neurochirurgo?
Tutto dipende, fondamentalmente, dalla patologia che causa la neuropatia. In genere, è lo stesso specialista (ad esempio, il neurologo o il diabetologo) a consigliare la visita dal neurochirurgo quando il dolore non è più gestibile con i farmaci. L’obiettivo è duplice: eliminare, quando possibile, la causa della neuropatia e ridurre i sintomi. Si parla, infatti, dolore neuropatico cronico quando:
- persiste da almeno 3/6 mesi;
- quando è resistente ai farmaci comuni;
- quando compromette la qualità della vita di chi ne soffre.
<Dolore cronico neuropatico farmacoresistente e spasticità>>
Come curare le complicanze delle neuropatie periferiche? Quali sono i trattamenti per il dolore cronico neuropatico oggi più all’avanguardia?
Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti nella cura delle neuropatie periferiche. Oggi è possibile controllare il dolore neuropatico cronico ad esempio con la neuromodulazione, utilizzando la stimolazione elettrica del sistema nervoso centrale o periferico. Si inserisce, con tecniche mini invasive ed in anestesia locale nella maggio parte dei casi, una sorta di pacemaker sotto la pelle (stimolazione sottocutanea) o in zone specifiche (stimolazione del ganglio dorsale, del midollo spinale, del cervello profondo o della corteccia motoria): questo sistema utilizza elettrodi e generatori di corrente differenti a seconda delle sedi anatomiche cui sono destinati.
L’équipe di Neurochirurgia 24, team di neurochirurghi a Roma che visitano e operano presso la Clinica Villa Margherita, vanta un’esperienza importante in neuromodulazione, con il raggiungimento di risultati davvero impensabili fino a pochi anni fa. Gli interventi di impianto sono mini invasivi e avvengono generalmente in day hospital. Utilizziamo, inoltre, solo neuromodulatori di ultima generazione. Per il trattamento di alcune forme di dolore cronico utilizziamo anche infiltrazioni con farmaci e radiofrequenza pulsata, terapie che eseguiamo in ambulatorio e che, nella maggior parte dei casi, non richiedono ricovero. Ma si tratta di cure meno efficaci e durature rispetto alla neuromodulazione.
Ma cosa sono le neuropatie periferiche?
Il sistema nervoso è composto dal sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e dal sistema nervoso periferico, costituito da tutti quei nervi che mettono in comunicazione il sistema nervoso centrale con organi interni, muscoli, pelle. La neuropatia periferica altro non è che lo stato di sofferenza di alcune specifiche fibre nervose del sistema nervoso periferico, che sono quindi state danneggiate. Tra queste, ad esempio, le neuropatie periferiche degli arti inferiori.
Come vengono classificate le neuropatie periferiche?
Si possono identificare tre tipi di nervi in base al tipo di fibre che contengono: motori, sensitivi e vegetativi. Sebbene molte neuoropatie li coinvolgano tutte e tre, in alcuni casi di parla di neuropatia selettiva, cioè puramente o prevalentemente motoria, sensitiva o vegetativa in base alla o alle fibre danneggiate. Si parla poi di mononeuropatia quando la malattia colpisce un solo nervo periferico in un’area ben delineata; la più nota è al sindrome del tunnel carpale. Le mononeuropatie sono spesso la conseguenza di eventi traumatici, compressioni locali, processi infiammatori o ischemici. La mononeurite multipla colpisce invece due o più nervi in aree distinte (come avviene ad esempio nel diabete). La polineuropatia interessa in maniera bilaterale nervi simmetrici, coinvolgendo quindi entrambi i lati del corpo.
Quali sono le cause più frequenti di neuropatie periferiche?
Si distingue in genere tra neuropatie ereditarie (causate quindi da anomalie genetiche), acquisite (conseguenza cioè di altre patologie) e idiopatiche (quando la causa non è nota). Tra le cause più comuni di neuropatie c’è il diabete (neuropatia diabetica periferica) che si manifesta prevalentemente come neuropatia sensitiva, con parestesie e dolori. Altre cause frequenti sono:
- abuso di alcol;
- deficit nutrizionali;
- malattie sistemiche (coma, ad esempio, insufficienza renale, ipotiroidismo);
- malattie autoimmuni (che scatenano appunto neuropatie periferiche autoimmuni; tra cui la Sindrome di Guillain-Barrè);
- tumori;
- agenti infettivi (ad esempio, il virus dell’Herpes Zoster);
- farmaci;
- traumi e compressioni.
Alcune neuropatie hanno poi origine vascolare, cioè sono la conseguenza di una malformazione di vene e/o arterie che, apportando poco ossigeno, danneggiano il nervo periferico.
Neuropatie periferiche e sintomi: a cosa bisogna fare attenzione?
Il sintomo più comune ed evidente è il dolore neuropatico, che può essere acuto o cronico. Il dolore cronico è la sintomatologia più frequente; non si tratta semplicemente di una manifestazione dolorosa più o meno localizzata, ma di un disturbo complesso che può compromettere la sensitività (cioè la percezione sensoriale da un arto all’altro o tra arti inferiori e superiori), alterare la percezione della temperatura (con il rischio di non riconoscere più correttamente caldo e freddo), presentandosi anche sotto forma di formicolii, intorpidimento, debolezza muscolare alle braccia o alle gambe, prurito, bruciori, freddo, fitte dolorose, scosse elettriche. Nelle neuropatie più gravi e invalidanti è il movimento stesso ad essere compromesso o impossibile; questo perché la lesione nervosa è talmente profonda da non consentire più la trasmissione del segnale tra sistema nervoso centrale e periferico. Ad esempio, alcune forme di neuropatia diabetica impediscono a chi ne affetto persino di camminare.
Esistono forme di neuropatia periferica post intervento chirurgico?
Sì. E’ possibile, ad esempio, che si presenti una neuropatia dopo un intervento multiplo alla colonna vertebrale. La chirurgia può, infatti, essere la causa di una lesione nervosa. La stessa zona dell’incisione può corrispondere ad un nervo periferico sofferente. L’importante è, anche in questi casi, rivolgersi a neurochirurghi esperti che sappiano sostenere il paziente con un corretto percorso terapeutico.