Patologie del Sistema Nervoso Periferico
Cosa sono le neuropatie e come vengono trattate patologie comuni quali la sindrome del tunnel carpale, del canale cubitale, dell’egresso toracico, del canale di Guyon, i neurinomi dei nervi periferici e le lesioni traumatiche dei nervi periferici?
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Sintomi, diagnosi e ipotesi terapeutiche
Cosa sono le patologie del sistema nervoso periferico?
Si tratta di patologie che interessano le strutture nervose periferiche e sono note come neuropatie. Generalmente le sindromi da intrappolamento dei nervi periferici interessano i nervi che attraversano cavità anatomiche in cui lo spazio fisiologicamente è limitato e possono essere di conseguenza facilmente soggette a restringimento con compressione dei fasci nervosi. Lo schiacciamento del nervo o dei nervi determina degenerazione assonale e demielinizzazione.
Quali sono le più comuni patologie del sistema nervoso periferico?
Possono essere dovute a intrappolamento delle strutture nervose, a tumori perlopiù benigni che interessano tali strutture (neurinomi), a compressioni o a conflitti vascolari. Tra queste patologie ricordiamo la sindrome del tunnel carpale, la sindrome del canale cubitale, la sindrome dell’egresso toracico, la sindrome del canale di Guyon, i neurinomi dei nervi periferici, lesioni traumatiche dei nervi periferici. Tra tali patologie la più frequente è sicuramente la sindrome del tunnel carpale, Colpisce soprattutto le donne tra quarta e quinta decade di vita. Meno frequenti le altre condizioni.
Quali sono i sintomi frequenti?
A seconda della patologia e del nervo interessato, possono presentare diversi tipi di esordio clinico. Ad esempio nella neuropatia da intrappolamento del nervo mediano nota come sindrome del tunnel carpale, il sintomo d’esordio solitamente è il dolore o fastidio a livello delle prime 3 dita della mano e parte del quarto dito (pollice, indice, medio. E parte dell’anulare).
I sintomi possono tipicamente presentarsi di notte interrompendo il sonno e sono alleviati dallo scuotimento delle mani. La sindrome dell’egresso toracico può manifestarsi con un dolore cervicale che si irradia dietro la scapola, davanti al petto o nel cavo ascellare e lungo l’arto superiore più frequentemente causando “formicolio” a livello della mano.
Altri sintomi frequenti dipendono dalla struttura coinvolta dalla patologia e consistono in riduzione delle sensibilità del territorio interessato dall’innervazione del nervo coinvolto (ipoestesie), alterazioni della sensibilità (parestesie, formicolii, intorpidimenti), disestesie (sensazione di bruciore, punture di spillo, scosse elettriche).
Negli stadi avanzati di tali patologie possibili anche disturbi a carico della forza e atrofia muscolare. Tipica, ad esempio, nella sindrome del tunnel carpale la riduzione del volume muscolare di una particolare regione della mano, l’eminenza tenar, posta tra polso e radice del polso.
Quali sono i principali fattori di rischio di una patologia del sistema nervoso periferico?
Tra i fattori di rischio ricordiamo:
- l’obesità;
- il fumo di sigaretta;
- il diabete;
- patologie tiroidee;
- menopausa;
- patologie infiammatorie articolari;
- traumi.
Frequenti anche i casi da esposizione occupazionale, ossia una particolare postura o posizione assunta in ambiente lavorativo o l’utilizzo di determinati strumenti che vibrano come ad esempio un trapano.
Come avviene in genere la diagnosi?
Tali patologie se non trattate presentano spesso un andamento evolutivo, e il dolore può quindi evolvere in sintomi prima di natura sensitiva come formicolii o iposensibilità fino ad arrivare a sintomi da interessamento della componente motoria del nervo interessato, con diminuzione della forza e atrofia muscolare.
Per la diagnosi di tali patologie fondamentale risulta la clinica, l’osservazione dei sintomi e dei segni neurologici presentati dal paziente. A supporto della clinica possono essere utili esami elettroneurofisiologici come la elettromiografia e l’elettroneurografia anche se nelle fasi iniziali della patologia possono risultare del tutto normali. Esami radiologici come la risonanza magnetica risultano fondamentali nella sindrome dell’egresso toracico e nei neurinomi dei nervi periferici.
Trattamento delle neuropatie
Nelle sindromi da intrappolamento o compressione il primo approccio solitamente è conservativo, con l’utilizzo di tutori, terapie farmacologiche antiinfiammatorie, infiltrazioni cortisoniche, fisiokinesiterapia, laserterapia, elettroanalgesia.
Quando è necessaria la chirurgia?
Quando le terapie conservative falliscono è indicato il trattamento chirurgico da decompressine della struttura nervosa coinvolta. In caso di tumori come i neurinomi dei nervi periferici, la terapia chirurgica è la prima scelta. Solitamente il recupero postoperatorio dipende in gran parte dalle condizioni cliniche preoperatorie.
Come avviene l’intervento chirurgico di una neuropatia?
La chirurgia del sistema nervoso periferico è per lo più realizzata con tecniche di microchirurgia, si lavora cioè con occhiali con ingrandimento 2,5 x o 3,5x o con l’ausilio di microscopi operatori.
Consiste nella neurolisi cioè nello sbrigliamento o nella ricostruzione di nervi che sono stati danneggiati a causa di una patologia o di un trauma. Nel caso di tumori come i neurinomi, l’intervento chirurgico consiste nella asportazione totale della lesione con tecniche microchirurgiche. Gli interventi avvengono nella maggioranza dei casi in anestesia locale.
Quanto tempo è necessario per il recupero post operatorio?
L’utilizzo di tecniche di microchirurgia in anestesia locale eseguite da operatori esperti consente spesso un recupero veloce. Spesso tal interventi vengono eseguiti in regime di day hospital con dimissione il giorno stesso dell’intervento chirurgico. Importante comunque ricordare che il recupero post operatorio dipende in larga parte dalla condizione clinica e neurologica preoperatoria.
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