Neurochirurgia Endoscopica
Referente: Dott. Giuseppe Trillò
Nonostante i progressi nelle tecniche della chirurgia cerebrale e spinale, i rischi di tale chirurgia sono ancora significativi. Questi sono ancora più grandi per la chirurgia che riguarda i tumori della base cranica o le lesioni vascolari cerebrali e le complesse patologie spinali. I crescenti costi per la salute sono un altro punto di fondamentale interesse. Il trattamento neurochirurgico ideale dovrebbe fornire ai pazienti la cura della malattia o un miglioramento dei sintomi, minimo rischio chirurgico, minima alterazione biologica, rapido recupero per un ritorno alle attività quotidiane e costi ridotti.
Le prestazioni di neurochirurgia possono essere eseguite sia in regime privato che con il servizio sanitario nazionale.
Specialisti riconosciuti
Disponibili per appuntamenti urgenti e consulti presso la Clinica Villa Margherita a Roma
Innovazione in chirurgia
Emergenze h 24
Tecniche mininvasive
Neurochirurgia mini-invasiva Endoscopica
I principali vantaggi di un endoscopio sono la maggiore intensità della luce nel campo chirurgico, la chiara presentazione delle strutture profonde, l’enorme profondità di campo e la possibilità di visualizzazione diretta sugli angoli remoti nell’area di intervento. Pertanto, gli endoscopi possono essere utilizzati durante una procedura microchirurgica per migliorare il controllo visivo ma spesso, è anche possibile effettuare interventi con una tecnica puramente endoscopica.
Neuroendoscopia Cerebrale
Grazie a ciò, sono state applicate varie tecniche innovative e mini-invasive alla cura del paziente. Tra queste tecniche si sono sviluppate:
- la chirurgia pituitaria endoscopica trans-sfenoidale attraverso una sola narice senza incisione cutanea o uso di tamponi endonasali postoperatori;
- la chirurgia del basicranio endoscopica endonasale attraverso una sola narice;
- la ventricolo-cisternostomia endoscopica per il trattamento degli Idrocefali del bambino e dell’adulto senza utilizzo di derivazione ventricolo-peritoneale.
- la chirurgia endoscopica per i tumori endoventricolari e gli Idrocefali complessi pediatrici e non.
- la chirurgia endoscopica delle cisti colloidi ed aracnoidee.
- la mini craniotomia del tetto dell’orbita od orbitale superolaterale attraverso un piccolo accesso sopracciliare per tumori e aneurismi in microchirurgia endoscopio-assistita.
- l’approccio suboccipitale retromastoideo attraverso una piccola incisione e foro craniotomico per i tumori dell’angolo ponto-cerebellare, conflitti neurovascolari dei nervi cranici ed aneurismi del circolo posteriore in microchirurgia endoscopio-assistita.
Microchirurgia endoscopio-assistita
Tecniche delicate di microchirurgia che utilizzano un microscopio operatorio ed un endoscopio, aiutano a svolgere con successo il trattamento di lesioni cerebrali tramite un’esposizione minima e precisa. Richiedendo un’incisione più piccola ed una esposizione meno estesa, la chirurgia endoscopica è andata progressivamente a sostituirsi alla chirurgia microscopica. Lo spatolamento cerebrale non viene mai utilizzato per evitare danni cerebrali indesiderati. Molte di queste procedure possono essere condotte con brevi tempi di degenza.
Neuroendoscopia Spinale
I recenti progressi nella chirurgia della colonna vertebrale sono stati a dir poco mozzafiato. La chirurgia endoscopica spinale è una tecnica emergente che ha avuto un impatto drammatico sulla pratica mondiale della chirurgia vertebrale. Sono state infatti sviluppate procedure innovative che includono:
- la decompressione mini invasiva del canale spinale, per la stenosi cervicale mediante microforaminotomia endoscopica posteriore;
- la discectomia dorsale transtoracica o transforaminale endoscopica;
- la discectomia lombare endoscopica;
- la decompressione bilaterale della stenosi lombare tramite approccio unilaterale in endoscopia;
- le stabilizzazioni intersomatiche endoscopiche associate a fissazioni percutanee in radioscopia per le instabilità vertebrali di qualsiasi origine attraverso minime incisioni centimetriche.
Questi interventi chirurgici richiedono prevalentemente una o due notti di degenza ed in alcuni casi possono essere eseguiti anche in day-surgery.